Paura di stare in coppia


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Siamo nati per stare in coppia o per stare soli? A giudicare dal numero dei single, uomini e donne, sembrerebbe che vi sia una difficoltà crescente nel costruire un legame affettivo.

La paura di stare in coppia appare la malattia sentimentale del nuovo millennio.

C’è chi definisce l’essere single “una scelta”, “una fortuna”, ma, se guardiamo bene ogni situazione, essere soli si lega sempre a delusione e paura.

Spesso alle spalle vi può essere stata una storia importante che ha fatto soffrire profondamente. E’ come se la persona costruisse degli anticorpi emotivi per non legarsi più a nessuno. Solo l’idea di provare lo stesso senso di abbandono precipita nell’ansia e nell’angoscia.

Non si teme solo l’abbandono, ma anche di perdere la propria individualità, i propri spazi. Può esservi stata alle spalle un’esperienza reale di un partner o una partner a cui si era sottomessi e per timore di non avere, ancora una volta, la capacità di costruire un rapporto paritario si fugge da qualsiasi possibile relazione.

La paura di stare in coppia è legata quindi anche al rifiuto di condividere, all’ incapacità di donarsi per timore che altri prendano il controllo della propria vita. Al primo posto "ci sono Io" e questo non deve cambiare.

Il problema è che in questo modo il proprio Ego occupa tutto lo spazio e nessuno ci si può avvicinare.

Il destino di tale scelta è , inevitabilmente, la solitudine.

Ed è proprio il dolore, la stanchezza dell’aridità sentimentale a spingere a impegnarsi per superare questo stato di cose.

Un percorso terapeutico può aiutare ad affrontare le proprie paure, a riflettere su come a volte si tenda a vedere la realtà con una visione distorta come alibi, per non rischiare di soffrire.

Così si cerca l’uomo o la donna senza difetti e si ritiene che prima o poi si incontrerà la persona giusta.

Un lavoro psicologico porta anche a riflettere su quali siano i modelli relazionali assimilati dai propri genitori.

Su come alle volte si cerchi un partner che deve rispecchiare, o al contrario per reazione avversa non avere per nulla, una o più caratteristiche del genitore.

Oppure non si può realizzare l’unione con nessun partner perchè l’unico amore vero è rappresentato dal genitore. Così si cercherà per tutta la vita un amore che non si troverà mai. Da qui la preferenza per flirt, storie superficiali che non portano a costruire nulla.

La paura di stare in coppia è legata anche al rifiuto di assumere un ruolo adulto. Ci si vuole tenere lontano dalle responsabilità che derivano dalla costruzione di una famiglia, dal mettere al mondo dei figli.

Se la persona è disposta a sciogliere le emozioni congelate dentro di sè puo’ iniziare a lasciarsi andare a scoprire che una relazione, anche se mai perfetta, potrà portare a vivere meglio. A completarsi, a crescere, a trovare stimoli, comprensione, vicinanza emotiva ed affettiva.

Mettersi in gioco può essere un rischio, a voi la scelta di giudicare se ne vale la pena…